lunedì 12 agosto 2013

La stella di Micha

Micha era un ragazzo diverso dagli altri sotto molti aspetti. Innanzitutto egli viveva in una soleggiata isola nel cuore del Mediterraneo, poi alla conapagnia degli esseri umani preferiva di gran lunga la natura. Ancora, non erano tanto gli animali ad affascinarlo, quanto piuttosto il mare e il cielo, in modo particolare le stelle. Ogni sera infatti, il buon Micha amava sdraiarsi sull'amaca che aveva pazientemente collocato sul suo terrazzo e contemplare la volta celeste, di cui conosceva a memoria ogni elemento. E di questi elementi ce n'era uno molto speciale per lui, che lo rendeva davvero unico: una piccola stella azzurra, la sua stella. Egli aveva un animo sognatore e romantico, come un poeta quale lui era, e fin da quando era bambino aveva notato quella piccola stella azzurra, cui aveva dato il dolce nome di Paradise, poiche' la sua luce lo faceva pensare al Paradiso, e ne aveva fatto la sua stella. Riusciva a vederla tutte le sere, e gli piaceva a tal punto tanto da aprirle completamente il suo cuore e raccontarle tante cose, le sue gioie e i suoi dolori, le sue speranze e i suoi sogni. Ai suoi occhi Paradise era talmente bella che in cuor suo aveva deciso che se mai si fosse sposato, sarebbe stato solo con una fanciulla la cui bellezza e purezza sarebbero state pari a quelle della sua adorata stella azzurra. Era davvero romantico ,il buon Micha, ma anche fragile come un sogno di cristallo. Un brutto giorno infatti, proprio nel cuore della stagione estiva, periodo quanto mai insolito per ammalarsi, gli venne all'improvviso una tosse spavebtosa e in un soffio di vento cadde malato, proprio nel giorno che amava di piu' al mondo: il giorno delle stelle cadenti. Fu costretto a letto, e per il ragazzo era motivo di grande dolore, non tanto per la sua salute. quanto per la consapevolezza di non poter salire sul terrazzo a salutare la sua amata Paradise.  Immerso nel sonno profondo e tormentato dettato dal suo stato febbricitante, Micha comincio' a delirare: "Vorrei tanto incontrare qualcuno che sia bello e puro come la mia stella, ma questo non e' possibile, perche' io amo la mia stella con tutto il cuore. Come vorrei che lei fosse con me". Le sue disperate parole salirono fino al cielo e andarono a toccare il cuore della bella Paradise, che da tanto tempo ormai, fin da quando aveva incontrato per la prima volta gli occhi di Micha, era profondamente innamorata di lui, e il suo amore era cresciuto attraverso le sue parole e i suoi sorrisi. Ella fu talmente commossa che le accadde cio' che aveva sempre desiderato: cadde dal cielo per andare a posarsi delicatamente  sul terrazzo che ben conosceva. Entro' in punta di piedi nell'accogliente casa e si inginocchio' al capezzale dell'amato, che ora poteva finalmente toccare. Per dargli conforto inizio' timidamente a brillare, infondendogli una luce buona, e rimase a vegliare su di lui per tutta la notte, scacciando a poco a poco la sua malattia.  Quando al mattino Micha apri' gli occhi completamente guarito, rimase meravigliato nel  vedere accanto al letto una bellissima fanciulla che gli sorrideva. "Chi sei?" le chiese, intravedendo la purezza nei suoi occhi. Lei rispose " Io sono la tua amata Paradise. La scorsa notte, la notte dei desideri, tu hai espresso il desiderio di avermi al tuo fianco e io, che da tanti ormai riesco a sentire il tuo cuore, che tu mi apri ogni sera, sono riuscita in fine a cadere dal cielo per poter stare sempre con te, e ho curato la tua malattia". Nelle  sue parole c'erano dolcezza, verita' e amore, e subito Micha riconobbe in lei la stella che tanto amava. "Sei davvero tu" sussurro' stringendola con amore tra le braccia, e mentre lacrime di gioia bagnavano i visi di entrambi, egli capi' con assoluta certezza  che i sogni potevano avverarsi. Il loro era appena divenuto realta'.